L'angolo del movimento
La presenza di un «angolo destinato al movimento» permette agli allievi di sperimentare diverse forme di movimento in modo autogestito. Questo spazio soddisfa il loro bisogno naturale di muoversi e favorisce lo sviluppo psicomotorio, che nei bambini dai quattro ai sei anni è molto eterogeneo.
Collocazione
L’angolo destinato al movimento si trova nell’aula e va chiaramente delimitato, ad esempio con un mobile o un tappeto. È importante prendere in considerazione gli aspetti legati alla sicurezza durante l’allestimento di questa zona.
Download: Opuscolo «Promozione del movimento: i bambini vanno sul sicuro» dell’upi – Ufficio prevenzione infortuni (pdf)
Materiale
Si consiglia di prevedere una cassa contenente del materiale che corrisponde alla tematica affrontata, ad esempio l’equilibrio, e di cambiarlo regolarmente. Per essere utilizzato il materiale non deve richiedere necessariamente l’aiuto o la presenza dell’insegnante.
Esempio: per esercitare la capacità di equilibrio può contenere si possono usare trucioli, cuscini o cuscinetti di stoffa riempiti di semi che gli allievi potranno utilizzare per realizzare un percorso.
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Organizzazione
L’angolo destinato al movimento viene organizzato in base alle stesse regole e agli stessi punti di riferimento degli altri «angoli». Gli allievi possono recarvisi liberamente in coppia o a gruppi più grandi a seconda dello spazio a disposizione e della dinamica di classe. Si tratta di un’offerta molto apprezzata dagli allievi ed è quindi utile limitare il tempo di gioco per garantire a tutti la possibilità di sfruttarla.
Un «angolo destinato al movimento» cambia l’atmosfera in aula!
Nei bambini di questa età, il bisogno di fare movimento è fondamentale e inevitabile. È molto importante dunque riuscire a soddisfarlo anche in classe. Guidare gli allievi in questo loro slancio naturale li aiuta a integrarsi nella vita scolastica. Soffocare il loro istinto è controproducente.
Grazie all’angolo destinato al movimento sia gli introversi che gli estroversi trovano il modo di esprimersi e di collaborare. Il materiale a disposizione deve consentire loro di dare libero sfogo all’immaginazione e stimolarli a creare dei giochi spontanei. Le palle e i foulard possono diventare delle piscine, le palle a forma di arachide si trasformano in cavalli, le corde in briglie, ecc.
Questo angolo modulabile può anche andare oltre il concetto di tempo libero e offrire la possibilità di acquisire delle competenze in modo diverso. Un metodo, questo, che si rivela particolarmente adatto per molti allievi. Lo si può sfruttare per apprendere in movimento in base a istruzioni specifiche.
Questo spazio deve essere ben strutturato, perché la presenza di un angolo destinato al movimento in un’aula non è né facile da gestire né di tutto riposo. I giochi sono spesso dinamici e le regole dunque devono essere chiare. Inoltre, la sistemazione e il materiale vanno scelti con cura ed essere ben organizzati. Insomma, l’insegnante deve essere sempre vigile. Ma il gioco vale davvero la candela!
È da diversi anni che nella mia classe propongo un angolo destinato al movimento, così come gli angoli «famiglia», «costruzione», «automobili», ecc. Questo spazio cambia l’atmosfera in classe, regala divertimento, una nuova dinamica e tanta felicità ai miei allievi.
Marianne Fluck Felix, Mary-Jo Jean-Mairet