Giochi per conoscersi e accogliere
Questo è il primo di una serie di contributi incentrati sul tema della «Diversità da sperimentare e da vivere» attraverso attività motorie specifiche. Qui vi indichiamo in che modo accogliere giocosamente in un gruppo già esistente bambini e giovani trasferitisi da poco (in particolare con background migratorio). Il primo approccio nella fase iniziale è spesso decisivo per determinare l’apprezzamento dell’offerta di movimento o della lezione di educazione fisica da parte delle e degli interessati e quindi la loro intenzione a continuare a partecipare o meno.
Apertura, accettazione, disponibilità a venirsi incontro, cordialità, trattamento paritario e supporto sono tutte caratteristiche di una cultura dell’accoglienza e consentono ai nuovi arrivati di inserirsi in un gruppo sportivo con i migliori auspici.
I seguenti giochi, esercizi e forme di movimento promuovono l’incontro, la conoscenza, l’avvicinamento, la curiosità reciproca e il senso di appartenenza. Si crea così un’atmosfera rilassata all’interno del gruppo sportivo in cui tutti si sentono benaccetti.
Roulette
Obiettivo del gioco: incontro, confronto, conoscenza
Numero di partecipanti: 6+
Età: 8+
Durata: 10’ (1’ per domanda)
Materiale: spazio a sufficienza, ev. set di carte
La lezione di educazione fisica inizia con la roulette e diverse domande semplici a cui i partecipanti devono rispondere a coppie. Tutti insieme formano un cerchio interno e uno esterno, disposti in modo tale che ciascun partecipante del cerchio interno si trovi di fronte ad un compagno del cerchio esterno, così da formare delle coppie. Il cerchio interno ruota di una posizione in senso orario dopo ogni domanda. L’insegnante pone le domande in successione, in modo che le coppie (sempre nuove) possano rispondere. Le risposte devono essere brevi e spontanee.
Esempi di domande
- Come ti chiami?
- Qual è il tuo gioco o sport preferito?
- Come quale animale ti piacerebbe saperti muovere?
- Hai già fatto parte di un gruppo sportivo prima di venire da noi?
- Che cosa fai dopo la scuola?
- Con chi vivi?
- Che cosa ti piace fare e ti emoziona in questo momento? (mostrare o citare ad es. un movimento del corpo e uno stato emotivo)
Varianti
- Adattare o completare le domande secondo l’età e le conoscenze linguistiche.
Più facile
- In caso di barriere linguistiche, i partecipanti rispondono a determinate domande mostrando delle carte con le immagini relative alle discipline sportive o agli animali a loro consoni, ad es. cool and clean-Twins.
Input
- Hai trovato una risposta particolarmente interessante o entusiasmante?
- Con chi hai degli aspetti comuni?
- Hai notato che si possono avere tante cose in comune anche se ci si conosce o ci si capisce poco o si ha un aspetto diverso?
Osservazione: il movimento fisico e mentale/emotivo è di fondamentale importanza per i bambini e i giovani appena arrivati. Devono affrontare da un lato il trasferimento geografico in Svizzera, quindi in un Paese straniero, dall’altro una quotidianità faticosa caratterizzata dal processo di integrazione. Questo comporta uno sforzo emotivo e una certa complessità cognitiva, poiché devono ad esempio imparare la lingua del luogo, abituarsi al contesto scolastico, imparare regole di comportamento non scritte, stringere rapporti di amicizia o superare la nostalgia di casa.
La danza dell’accoglienza
Obiettivo del gioco: accoglienza, attivazione, promuovere il senso di appartenenza
Numero di partecipanti: 4+
Età: 4-10 anni
Durata: 5’
Materiale: –
All’inizio della lezione di educazione fisica, i bambini si siedono o stanno in piedi in cerchio insieme all’insegnante e cantano una canzoncina:
Apriamo le braccia così (benvenuto, benvenuto) Facciamo un sorriso così (benvenuto, benvenuto) Un salto di gioia fin lassù
Una stretta di mano quaggiù
Benvenuto, benvenuto
Benvenuto qui fra noi
Le braccia sui fianchi così (benvenuto, benvenuto)
Muoviamo i piedini così (benvenuto, benvenuto)
Un bell’inchino da re
Una stretta di mano per te
Benvenuto, benvenuto
Benvenuto qui fra noi
Battiamo le mani così (benvenuto, benvenuto)
Strizziamo l’occhiolino così (benvenuto, benvenuto)
Un salto di gioia fin lassù
Una stretta di mano quaggiù
Benvenuto, benvenuto
Benvenuto qui fra noi
Le mani sul cuore così (benvenuto, benvenuto)
Soffia tre baci così (benvenuto, benvenuto)
Un bell’inchino da re
Una stretta di mano per te
Benvenuto, benvenuto
Benvenuto qui fra noi
Tutti i bambini, ecco qua (benvenuti, benvenuti)
Tutti per mano, ecco qua (benvenuti, benvenuti)
Cantiamo felici così
Danziamo uniti così
Benvenuti, benvenuti
Benvenuti qui fra noi
Benvenuti, benvenuti
Benvenuti qui fra noi
Varianti
- Al primo «Benvenuto» si può dire il nome del nuovo bambino. Se si vuole dare il benvenuto a tutti i bambini, la canzoncina può essere ripetuta finché viene citato il nome di ognuno.
- Per i più grandicelli, si prestano meglio dei rituali di accoglienza anziché le canzoncine.
Più facile
- Cantare senza abbinare i movimenti
Più difficile
- I bambini fanno un cenno di saluto al «Benvenuto».
- I bambini ondeggiano al «Muoviamo i piedini così».
- Inserire altre idee di movimento dei bambini.
La conigliera
Obiettivo del gioco: presa di contatto, contatto fisico, dinamismo all’interno del gruppo
Numero di partecipanti: 11+
Età: 10+
Durata: 10’
Materiale: palestra, piazzale esterno
Formare delle squadre da 3. Due partecipanti sono la «conigliera» e, a 1 m di distanza uno dall’altro, sollevano le braccia e uniscono i palmi delle mani (tetto della conigliera). Il terzo bambino assume il ruolo di coniglio e si colloca nella «conigliera». I compagni che non fanno parte della squadra devono cercare di prendere il posto del coniglio nella conigliera oppure di uno dei due bambini che forma quest’ultima. L’insegnante fornisce le indicazioni seguenti:
- «coniglio» = tutti i conigli cambiano posto e devono cercare un’altra conigliera;
- «conigliera vuota» = tutte le conigliere si scompongono e vanno a formare nuove conigliere attorno ai conigli;
- = tutti − conigli e le conigliere − cercano una nuova squadra con cui andare a formare una nuova conigliera.
I bambini che non fanno parte di una squadra cercano di formare una conigliera o di diventare conigli. Ricominciare fino alla conclusione del tempo di gioco.
Tutti quelli come me
Obiettivo del gioco: conoscenza, presa di contatto, scoperta degli aspetti comuni
Numero di partecipanti: 5-15
Età: 10+
Durata: 15-20’
Materiale: sedie o cuscini (1 a testa)
I partecipanti si siedono in cerchio sulle sedie o per terra su dei cuscini. Un bambino sta al centro, pensa a un elemento che lo contraddistingue (ad es. un determinato hobby, un tratto caratteriale o fisico ecc.) e dice: «Tutti quelli come me che (ad es. amano ballare, fanno fatica ad alzarsi al mattino, hanno i capelli lunghi)».
Dopodiché tutti coloro che hanno questa caratteristica cambiano posto. Il bambino che ha dato l’indicazione cerca a sua volta di occupare un posto libero.
Chi rimane in piedi va al centro e trasmette le indicazioni «Tutti quelli come me che…».
più difficile
- aumentaro lo spazio tra le sedie in modo da accreschere la distanze di spostamento.
- prima di cambiare posto, fare eseguire un esercizio (ad es. salti a rana).
Input
- Vi sorprende il fatto che qualcuno abbia le stesse vostre caratteristiche? Non ci avevate fatto caso prima del gioco? Perché siete sorpresi?
- Come possiamo integrare le differenze tra noi nella nostra quotidianità sportiva in modo da avere il piacere di conoscere e sperimentare cose nuove?
Osservazione: le caratteristiche comuni e le differenze nei bambini sono spesso percepite individualmente e solo di rado dettate dalla provenienza.
Esprimi un desiderio
Obiettivo del gioco: conoscenza dei giochi/delle discipline sportive, apprezzamento, mostrarsi all’interno del gruppo, accendere la curiosità
Numero di partecipanti: 4+
Età: 5+
Durata: 15-20’
Materiale: varia a seconda del gioco o della disciplina sportiva
A ogni lezione di educazione fisica, un bambino o un giovane può presentare il suo gioco preferito o un gioco qualunque, un rituale di accoglienza o una disciplina sportiva del «suo» Paese di provenienza e tutti partecipano.
Input
- Come ti sei sentito quando hai presentato il «tuo» gioco?
- Che cosa ti è piaciuto di questo gioco che forse ancora non conoscevi?
Osservazione: se un gioco o uno sport (o una parte di essi) è stato particolarmente apprezzato dal gruppo, può essere riproposto in altre lezioni.
Tutti i contenuti della serie
Integrazione – Diversità Mille esperienze per vivere la diversità!
Per promuovere pari opportunità di accesso e una partecipazione globale, dal 2008 l’Ufficio federale dello sport si impegna a favore dell’integrazione nello sport. Da allora sono successe parecchie cose! Con il nome di «Multiculturalità nello sport» la tematica è stata ancorata nella formazione di base e nella formazione continua di G+S. Per i monitori G+S nonché per i docenti di educazione fisica è stato messo a punto diverso materiale informativo e ausili pratici. Questo articolo, che si inserisce nell’ambito delle pubblicazioni sul 50° anniversario di G+S, vuole mostrare in particolare a docenti, monitori e allenatori come promuovere e vivere la multiculturalità nelle loro offerte di movimento e attività sportiva. Per promuovere pari opportunità di accesso e una partecipazione globale, dal 2008 l’Ufficio federale dello…
Diversità da sperimentare e da vivere! Le attività comuni favoriscono l’integrazione
Per incentivare l’approccio con la diversità culturale all’interno di un gruppo sportivo, vi proponiamo alcune attività motorie specifiche facenti parte di una serie di contributi tematici. La diversità fa parte della quotidianità, pertanto anche delle attività motorie con bambini e giovani che vantano origini, prerequisiti psicologici, fisici o sociali diversi. In questo caso si parla quindi di multiculturalità Per incentivare l’approccio con la diversità culturale all’interno di un gruppo sportivo, vi proponiamo alcune…
Diversità da sperimentare e da vivere Giochi per conoscersi e accogliere
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Diversità da sperimentare e da vivere Rituali e abitudini
Questa seconda parte della serie di contributi incentrati sul tema della «Diversità da sperimentare e da vivere» attraverso attività motorie specifiche, è dedicata a rituali, usanze, abitudini e simboli di socialità. Spesso tra bambini, giovani e adulti di varie origini si crea una certa distanza culturale dovuta a rituali, usanze, abitudini, simboli e conoscenze diverse. Questo può causare incomprensioni o emarginazione nella quotidianità (sportiva) e persino generare conflitti. Questa seconda parte della serie di contributi incentrati sul tema della «Diversità da sperimentare e…
Diversità da sperimentare e da vivere Valori e regole
In questa terza parte della serie di contributi dedicati al tema «Diversità da sperimentare e da vivere» attraverso attività motorie specifiche, vi indichiamo come sensibilizzare, divertendosi, bambini e giovani ai valori e alle regole legate alla pratica di attività sportive in gruppo. Da un lato, l’obiettivo di questo supporto didattico è quello di creare la consapevolezza riguardo alla diversità delle regole di gioco e di comportamento, dall’altro dovrebbe motivarvi ad affrontare e promuovere attivamente valori positivi nello sport (ad es. rispetto, fairplay, pari trattamento). In questa terza parte della serie di contributi dedicati al tema «Diversità da sperimentare e…