Doversi o potersi presentare
Per gli allievi, il fatto di presentare il proprio lavoro e se stessi rappresenta una grande sfida. In tale contesto, la sicurezza dei movimenti e lo sviluppo della personalità svolgono un ruolo fondamentale.
Quando un allievo presenta il suo lavoro e va tutto bene, fondamentalmente non ci sono problemi anche se si tratta di un’esecuzione di danza. Se, invece, durante la presentazione commette degli errori, per l’allievo è importante chi e quante persone lo notano. Soprattutto in età adolescenziale, la sicurezza dei movimenti svolge un ruolo centrale. Se tale sicurezza manca, in particolare tra i giovani possono emergere sentimenti come imbarazzo, scoraggiamento, fallimento e delusione.
In diversi momenti della vita, la capacità di presentarsi è estremamente importante. Per esempio, può contribuire a portare al successo anche a livello professionale. A scuola, l’ambito «esprimersi e ballare» può diventare un ottimo alleato affinché gli allievi si allenino a sviluppare la loro personalità, la capacità d’espressione e la coscienza di sé.
Un tema delicato
Chi balla presenta il suo corpo ed è costantemente osservato dagli altri. In parte, è lo stesso anche in altre discipline, per esempio nel salto in alto o nella pallacanestro. Ma perché non si possono paragonare questi sport con la danza? La risposta è relativamente semplice. Negli esempi menzionati prima, ci si concentra sugli obiettivi che si spera di raggiungere tramite il movimento: quanto riesco a saltare in altezza? Riuscirò a fare canestro? Tutti gli occhi sono puntati sull’obiettivo, ovvero superare l’asticella oppure centrare il canestro con la palla.
Per quanto riguarda «esprimersi e ballare», si tratta in prima linea di forme di espressione. Pertanto, ci si concentra sui movimenti del corpo. In questo caso, l’attenzione è incentrata su come si eseguono i movimenti. E il fatto di concentrarsi sul proprio corpo e dunque anche sulla personalità dell’allievo rende la presentazione un tema molto delicato per i giovani.
Consigli per la preparazione di una forma espressiva
- La trama e il tipo di canzone o di brano musicale devono, tra l’altro, essere orientati alle esigenze, ai desideri, alle fantasie e alle associazioni, alle preferenze e ai sentimenti dei bambini e dei giovani. La musica utilizzata durante la lezione di ballo deve sostenere il processo e l’obiettivo della forma espressiva.
- Far partecipare i bambini e i giovani ai processi e integrare i movimenti da loro scelti.
- È anche utile adattare la lunghezza di un brano musicale alla forma espressiva e all’età degli allievi.
- A tale fine, può essere necessario tagliare il brano musicale, allungare determinati passaggi, ecc. Per i bambini più piccoli, in genere, una sequenza di ballo di 2 minuti è più che sufficiente.
- È molto utile avere conoscenze nel modificare musica e disporre di un programma semplice per tagliare la musica sul computer.
Organizzazione e consigli didattici e di metodo
- Se si vuole eventualmente registrare su video, è meglio che sia un allievo a tenere la telecamera. In questo modo, il docente può concentrarsi sui ballerini.
- In funzione della sensibilità della classe, non fare una lezione intera di ballo ma integrare anche altri elementi. Può anche essere che la classe apprenda il ballo molto velocemente. In tal caso, integrare un’altra unità di ballo (1 × 8 tempi) oppure fare qualcosa di completamente diverso.
- Non prolungare in nessun caso la parte di esercitazione se tutti gli allievi hanno già imparato bene i passi.
- Sul sito www.dance360-school.ch si trovano molti altri movimenti e stili di ballo. Se il tema ballo è stato accolto positivamente dalla classe, continuare provando altri stili di ballo o ritmi.
- La città di Zurigo ha istituito un grande incontro annuale incentrato sulla danza nelle scuole (vedi anche www.ewzdanceaward.ch) durante il quale le classi possono presentare le loro coreografie e gli allievi danno il massimo di loro stessi.