Organizzare in modo professionale
Nel lavoro con le postazioni spesso non sono necessarie le istruzioni da parte del docente. Perciò occorre dedicare un’attenzione particolare alle forme di organizzazione.
Il numero delle postazioni e la scelta delle forme d’organizzazione dipendono tra le altre cose dal numero dei bambini, dal tempo a disposizione, dal patrimonio di esperienze di chi insegna e dei bambini, dal tipo e dalla difficoltà degli esercizi e dall’intensità di movimento che si vuole ottenere.
Generalmente una proposta che va da tre a sei postazioni è quella giusta. I seguenti consigli permettono di sfruttare al meglio il tempo a disposizione e garantire un’offerta variata ai bambini:
Cambio di postazioni a gruppi in un tempo predeterminato: è adatto per quasi tutte le proposte di attività motoria, ma soprattutto anche per i compiti di gruppo e per quelle consegne che richiedono più tempo per lo svolgimento dell’esercizio previsto alla postazione. Ad esempio: più passaggi con due o tre stazioni..
Postazione con livelli diversi di difficoltà: il cambio avviene come nella prima forma, ma la proposta motoria di una postazione prevede due o tre possibilità di movimento di tipo o difficoltà diverse, che i bambini possono scegliere liberamente.
Libertà nella scelta della proposta motoria: all’interno della proposta viene lasciata libertà di scelta, di composizione del gruppo e del periodo di permanenza in essa. Una misura utile può essere quella di determinare quale sia il massimo numero di bambini adatto ad una postazione.
Percorso a circuito: le postazioni si susseguono una dopo l’altra in un percorso circolare: compiti difficili possono provocare un «ingorgo» (creare dei bivi che portano a livelli diversi di difficoltà). Pianificare le possibilità di sorpasso.
Percorso con i dadi: un percorso può pure essere eseguito tramite lancio di dadi (v. pagg. xx xxx)
Sono innumerevoli le varianti e le combinazioni che possono essere aggiunte alle forme appena elencate: per imparare è necessario testare! Ma attenzione, anche le varie forme di organizzazione vanno ben memorizzate e questo implica la ripetizione di quella per cui si è optato.
Le proposte di movimento descritte possono essere applicate alla pratica in svariati modi. Ma attenzione: a volte bisogna adattarle ai prodotti offerti dai vari fabbricanti di attrezzi sportivi o, all’occorrenza, evitare addirittura di proporle. Per questo confidiamo molto nel «buon senso» di insegnanti, monitori ed allenatori!