I sei ruoli di un allenatore
La reale consapevolezza dei diversi ruoli in qualità di allenatore è fondamentale per il successo degli atleti nello sport agonistico. In che modo, attraverso ruoli differenziati, posso seguire e supportare i miei atleti nel loro percorso agonistico sportivo? Quali ruoli posso rivestire consapevolmente ed efficacemente durante gli allenamenti e le competizioni?
Blog della Formazione degli allenatori Svizzera
La Formazione degli allenatori Svizzera rafforza costantemente la sua offerta digitale e aiuta gli/le allenatori/-trici nel loro lavoro quotidiano. Per questo motivo pubblichiamo regolarmente articoli di blog interessanti, nonché astuzie e suggerimenti per gli allenamenti e le competizioni provenienti da diversi ambiti specialistici della Formazione degli allenatori Svizzera.
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Autore: Heinz Müller, responsabile del settore coaching sportivo e consulenza nell’allenamento, Formazione degli allenatori Svizzera,
Durante il suo lavoro con gli atleti, l’allenatore riveste sempre diversi ruoli. Un esempio d’attualità e di successo è la coppia Bencic/Hromkovic. La tennista d’élite è stata accompagnata verso la vittoria olimpica a Tokyo 2021 dal suo compagno e preparatore atletico Martin Hromkovic, che l’ha allenata e supportata.
Il connubio un po’ particolare di questi due ruoli ovviamente non è garanzia di successo. Tuttavia, dovrebbe aiutare gli allenatori nello sport agonistico (e non solo) ad acquisire la consapevolezza dei loro ruoli. Sono sei i ruoli che posso rivestire nella mia attività di allenatore in una disciplina agonistica:
- Allenatore
- Consulente
- Coach
- Coach agonistico
- Leader
- Ruoli speciali
Quale ruolo devo ricoprire?
A seconda della situazione, dell’obiettivo o del setting, si possono combinare efficacemente diversi ruoli. Nella stessa sessione di allenamento, in qualità di allenatore, fornisco agli atleti le istruzioni per lo svolgimento di un esercizio e durante l’esecuzione m’intrattengo brevemente con ognuno di loro in veste di coach. Chiedo ragguagli sull’esercizio: a cosa presti attenzione mentre lo svolgi?
Per poter rivestire questi ruoli efficacemente in qualità di allenatore professionista, occorre osservare i seguenti aspetti:
- Che cosa faccio concretamente in questo ruolo?
- Che cosa dovrei saper fare?
- Qual è il compito dell’atleta?
- In quale setting intervengo mentre rivesto questo ruolo?
- Quali strumenti utilizzo?
Ruoli misti = assumere diversi ruoli contemporaneamente
Per illustrare i sei diversi ruoli, ci avvaliamo del simbolo del cappellino, perché durante l’esercizio della sua professione, l’allenatore ricopre sempre diverse funzioni. Il segreto sta nel sapere quale «cappellino» indossare nelle diverse situazioni o se indossarne più di uno contemporaneamente. Spesso serve anche dare ascolto alle proprie sensazioni e affidarsi al proprio intuito.
Ruolo dell’allenatore
- Istruisco
- Formo
- Valuto
- Incentivo in maniera adeguata
- Controllo e correggo
- Fornisco un riscontro
- Elogio e rimprovero
Grazie alle mie conoscenze scientifiche sportive e specifiche della disciplina, alla mia esperienza e alle mie competenze metodologiche nell’ambito dell’allenamento, alleno gli atleti nel quadro di un processo finalizzato. L’atleta cerca di raggiungere gli obiettivi dell’allenamento, idealmente impegnandosi al massimo, eseguendo, applicando e sperimentando. In questo iter, mediante una comunicazione basata sul rispetto (in tedesco) occorre tener conto dei bisogni psichici di base in termini di autonomia, competenza e appartenenza.
Strumento: regole del feedback
- Aperto e sincero
- Concreto
- Chiaro e comprensibile
- Attento e accurato
- Costruttivo
- Messaggi in prima persona
- A orientamento risolutivo
Ruolo del consulente
- Fornisco suggerimenti
- Supporto
- Propongo
- Avvio
- Racconto la mia esperienza
- Consiglio
Utilizzo la mia esperienza, le mie competenze sociali ed eventualmente la mia rete di contatti per consigliare gli atleti in modo efficace e commisurato ad ogni situazione. È importante decidere in forma adeguata e intuitiva quali e quante informazioni fornire. L’atleta ascolta, prende nota, pensa e cerca di mettere in pratica i consigli ricevuti. A questo punto è necessaria una serie di riscontri (feedback): la mia consulenza è servita allo scopo? In che misura la mia consulenza si è rivelata utile? Il mio atleta è stato in grado di mettere in pratica i suggerimenti che gli ho dato? Che cosa sono riuscito a ottenere? Che cosa potrò migliorare alla prossima occasione?
Ruolo del coach
- Chiedo
- Mi informo
- Ascolto attivamente
- Parafraso
- Verbalizzo
- Lascio parlare
- Adotto un metodo di coaching a carattere risolutivo
Nel ruolo di coach, lascio che gli atleti pensino, riflettano, sviluppino e lavorino. Utilizzo l’arte della domanda. Quando desidero che l’atleta si confronti con la soluzione, formulo una domanda a carattere risolutivo: in che modo puoi migliorare ulteriormente?
È fondamentale il coinvolgimento di riflessioni, esperienze, idee ed emozioni degli atleti. Al centro si situa lo sviluppo e il miglioramento dell’autocontrollo per poter agire efficacemente in maniera autonoma. Nelle vesti di coach cerco quindi di attivare risorse e pregi dell’atleta e di guidarlo verso gli obiettivi.
Coaching is the way to empowering people to achieve what they want to achieve! (Fonte sconosciuta)
Strumento: tecniche delle domande
Orientamento della domanda | Esempio |
Soluzione | Che cosa hai fatto per riuscirci? |
Comportamento | Quale comportamento può migliorare la situazione? |
Differenza | Oggi è andata meglio di ieri? |
Valutazione | Sei soddisfatto dell’allenamento? |
Cambiamento | Che cosa hai cercato di cambiare? |
Paradosso | Che cosa deve essere successo per provocare un tale peggioramento? |
Domanda immaginativa | Se stanotte accadesse un miracolo, da cosa te ne accorgeresti? |
Prospettiva esterna | Che cosa direbbe un tuo compagno di squadra riguardo alla tua prestazione? |
Scala di valutazione | Come valuti la tua prestazione su una scala da 1 a 10? |
Causa | Perché hai fatto così? |
Pensieri | Che cosa pensi? |
Emozione | Come ti senti? |
Ruolo del coach agonistico
- Sostengo
- Sono fiducioso
- Rassicuro
- Parlo in modo chiaro e risolutivo
- Decido (alla fine)
- Tranquillizzo o incentivo in maniera adeguata
- Faccio briefing e debriefing
Nel ruolo di coach agonistico impiego le mie competenze, esperienze e il mio intuito al servizio dell’atleta, affinché al momento decisivo possa sfruttare tutto il suo potenziale. Individuo ciò di cui gli atleti hanno bisogno sotto forma di supporto (da parte mia) prima, durante e dopo la competizione per fornire prestazioni idonee. Prima della competizione discuto con gli atleti tutti i passi e le procedure rilevanti per i fattori determinanti e influenzabili ai fini delle prestazioni. L’obiettivo permane un approccio flessibile alle sfide e alla complessità dell’evento competitivo. Ricorro a briefing, pause, time out, debriefing immediati per ottenere la migliore prestazione in assoluto la rispettiva valutazione.
Strumento: ciclo di debriefing
Ruolo di leader
- Incoraggio
- Sono fonte di ispirazione
- Guardo avanti
- Gestisco
- Decido
- Dirigo
Nel ruolo di leader orientato verso valori e obiettivi, agisco con entusiasmo (pathos), convinco con la mia saggezza (logos) e lavoro con un alto senso di responsabilità (ethos). Comunico in modo aperto, diretto, proficuo e commisurato al target. Discuto regolarmente con tutti i partecipanti, incoraggio l’autoresponsabilità e assicuro un’atmosfera di apprezzamento nella cooperazione con le persone a me affidate. Garantisco le migliori condizioni generali possibili allo staff e agli atleti, affinché possano migliorare le loro prestazioni. Sono in grado di svolgere i miei compiti secondo i principi di una leadership efficace e responsabile utilizzando gli strumenti appropriati.
Ruoli speciali
- Sono consapevole dei ruoli speciali (ad es. di partner e allenatore)
- Comunico in modo chiaro e trasparente
- Non faccio preferenze
- So gestire la complessità della situazione
- Agisco con comprensione
A seguito di costellazioni personali, familiari o professionali, può accadere, come nel caso di Martin Hromkovic compagno di Belinda Bencic, di dover rivestire diversi ruoli contemporaneamente a quello di allenatore. Ecco un elenco di possibili costellazioni:
- Sono allenatore e padre/madre dell’atleta che seguo
- Sono allenatore e partner dell’atleta che seguo
- Sono un allenatore nazionale e personale di un atleta
- Sono allenatore di un club sportivo e membro del comitato di selezione della federazione
- Dirigo una base regionale e sono allenatore di un club
- Altri…
Dietro a speciali costellazioni di ruoli si celano opportunità e rischi. Tra le prime possono figurare la vicinanza alla persona e la conoscenza dei suoi comportamenti, mentre tra i rischi delle osservazioni o delle accuse di favoritismo o penalizzazione.
È pertanto importante comunicare in modo trasparente questi ruoli speciali e creare l’auspicata chiarezza tra i partecipanti attraverso delle affermazioni chiare. Nel caso di Martin Hromkovic/Belinda Bencic, la percezione dei ruoli di preparatore atletico e partner sembra aver funzionato nel migliore dei modi!
Conclusione
- In qualità di allenatore nello sport agonistico posso rivestire diversi ruoli.
- La reale consapevolezza dei ruoli contribuisce in maniera fondamentale all’efficacia della mia funzione di allenatore.
- La varietà dei ruoli consente agli atleti di crescere ed evolvere sia a livello personale che sportivo.
- Nel ruolo di coach pongo intenzionalmente delle domande affinché l’atleta possa contribuire personalmente ai suoi progressi e alla risoluzione di eventuali problemi.
- L’utilizzo di strumenti adeguati consolida l’efficacia e l’efficienza dei miei ruoli.
Bibliografia
- Malik, F. (2000). Führen, Leisten, Leben. Stuttgart/München: Deutsche Verlags-Anstalt.
- Müller, H. (2020). Lösungsorientiertes Kurzzeit-Coaching. Blog-Beitrag Trainerbildung Schweiz.