Pozione magica
In questo gioco, gli allievi dovrebbero essere in grado di memorizzare un lungo detto e di combinare diversi schemi di movimento.
Tutti gli allievi formano un cerchio. Almeno quattro bambini formano il calderone della strega nel mezzo tenendosi per mano. Un’allieva è la strega oppure un allievo lo stregone.
La strega (o lo stregone) gira attorno al calderone e dice: «Gira gira il mestolone cosa va, nel calderone?» e indica un allievo. Questo deve dire un ingrediente schifoso, per esempio: sputo di rospo. L’allievo poi va verso il calderone e, con un gesto pantomimico, butta l’ingrediente nel centro. A questo punto la strega esclama: «calderone gira!». Il calderone inizia a girare e gli allievi che lo compongono mormorano «sputo di rospo, sputo di rospo». Poi si ferma tutto. Viene aggiunto un altro ingrediente.
Il calderone gira, nomina il primo ingrediente più quello nuovo. La durata del movimento è dunque più lunga. Si continua così finché tutti gli allievi hanno buttato qualcosa nel calderone oppure la ricetta comprende circa 10 ingredienti. A ogni nuovo ingrediente, il gruppo del calderone scandisce in modo ritmico e regolare tutta la lista più l’ingrediente nuovo.
Poi la strega decreta: «la pozione è pronta!». A questo punto, tutti gli allievi si avvicinano al centro e imitano il gesto di usare un cucchiaio per consumare l’intruglio. La pozione inizia a fare effetto e basta che la strega dica una parola, per esempio «coniglio» che tutti gli allievi si tramutano in conigli e iniziano a saltellare annusando l’erba. Poi la strega dice «bambini!» e tutti tornano nel loro stato normale, anche i bambini che componevano il calderone.