Aspetti metodologici
La preparazione dell’insegnamento nello sport inclusivo rappresenta una sfida particolare dal punto di vista metodologico nella differenziazione dell’offerta e nella variazione delle situazioni di apprendimento.
In considerazione delle possibilità di movimento e dei presupposti dell’apprendimento diversi di bambini e giovani con o senza andicap è importante differenziare le attività dall’interno o dall’esterno.
- Differenziazione esterna: i partecipanti sono suddivisi in gruppi omogenei per età, interessi, prestazioni, possibilità di movimento ecc. Dato che nello sport tradizionale si tratta di confrontare le prestazioni è consuetudine fare una distinzione esterna in categorie di prestazione e classi di età. Le persone con andicap partecipano alle relative offerte in base alla loro possibilità di movimento.
- Differenziazione interna: nell’allenamento si reagisce ai diversi presupposti con un adeguamento in funzione delle possibilità di prestazione individuale. Insieme si adattano e variano le situazioni motorie e si rende così possibile la partecipazione di persone con i presupposti più diversi.
Variando in modo mirato le situazioni di apprendimento, i bambini e i giovani che presentano possibilità motorie e predisposizioni all’apprendimento molto diversi e motivazioni di vario genere possono essere motivati a praticare sport. Variare rappresenta una sfida e può essere motivante.
Modificando i compiti, il metodo e le forme sociali, è possibile adeguare la situazione motoria individualmente.
- Variare la consegna (ad es. l’intensità dello sforzo): in bambini e giovani con disturbi motori cerebrali nelle situazioni di stress può aumentare la tensione muscolare.
→ Dosare l’energia, ritmo ciclico del movimento, ridurre lo sforzo. - Variare il metodo (ad es. modificare le istruzioni): bambini e giovani con un andicap visivo devono essere assistiti nella pratica sportiva.
→ Cambiamenti del tono e del volume della voce indicano la dinamica del movimento, far tastare la postura del corpo, metodo parziale, ecc. - Variare la forma sociale (ad es. scambiarsi i ruoli): bambini e giovani con andicap mentale arrivano rapidamente ai propri limiti quando si tratta di collegare più informazioni e comprendere un’informazione complessa.
→ Una chiara attribuzione dei ruoli (difensore, attaccante, ecc.).
En variant la situation d’apprentissage, on peut faciliter ou complexifier les processus de perception, de traitement et de réalisation. Il est donc important que les moniteurs qui dirigent des offres sportives inclusives soient capables de faciliter ou de complexifier rapidement et simplement les situations d’apprentissage.
Situazioni di apprendimento
Il dialogo e il tipo di collaborazione tra i bambini e i giovani con o senza andicap cambia in funzione del tipo di attività. L’allenamento in comune vive delle diverse relazioni tra i movimenti realizzati a intensità e densità diverse (Weichert, 2008).
- Muoversi uno accanto all’altro: a diverse stazioni si lavora su un tema comune, ciascuno sulla base dei propri presupposti individuali. Lo scambio avviene solo sporadicamente.
- Muoversi con aiuto: con ausili e aiuti mirati si accompagna l’attività consentendo la partecipazione di bambini e giovani con andicap. Lo scambio avviene tramite l’aiuto che una parte offre all’altra.
- Muoversi insieme: per raggiungere obiettivi comuni si utilizzano in modo mirato i punti forti dei singoli partecipanti. Lo scambio si ha durante tutta l’attività e coinvolge tutti i membri del gruppo.