L'influsso del RAE sulla selezione dei talenti (2018)
Una serie di contributi che fornisce un quadro attuale della ripartizione in base alla data di nascita delle giovani leve del calcio svizzero e spiega la combinazione di età relativa (ER) ed età biologica (EB).
Testo: Dennis Lüdin; Michael Romann, Scienze dell’allenamento, Scuola universitaria federale dello sport di Macolin SUFSM
Nell’articolo «Gnade der frühen Geburt» (ndt: «Una questione di pari opportunità» – articolo disponibile solo in tedesco e in francese), Romann e Fuchslocher (2011) analizzano l’effetto dell’età relativa (Relative Age Effect – RAE) nelle nazionali giovanili del calcio svizzero. La selezione o meno di «veri» talenti non dipende tuttavia soltanto dall’età relativa (ER) all’interno di una fascia d’età. Durante la pubertà, influiscono sulla selezione anche le differenze a livello di età biologica (EB).
Nella maggior parte delle discipline sportive in Svizzera, le giovani leve vengono suddivise in base all’età cronologica (ad es. calcio, hockey su ghiaccio, atletica leggera ecc.). I ragazzi nati nei primi mesi dell’anno all’interno di una di queste fasce d’età sono fisicamente avvantaggiati rispetto ai loro coetanei nati più tardi (Musch & Grondin 2001; Carling, le Gall, Reilly, & Williams, 2009).
È inoltre più probabile che i giocatori con un’età relativa più elevata godano anche di vantaggi psichici: essendo stati confrontati più sovente con esperienze sportive positive rispetto ai giocatori dall’età relativa inferiore, essi hanno sviluppato una maggiore fiducia in sé stessi e percezione delle proprie capacità (Cobley, Baker, Wattie, & McKenna, 2009). Questi vantaggi fisici e psichici dei ragazzi relativamente più vecchi portano a una ripartizione asimmetrica delle date di nascita delle giovani leve.
Questo fenomeno è particolarmente diffuso nelle discipline sportive nelle quali le condizioni fisiche e psichiche influiscono considerevolmente sulle prestazioni momentanee e devono essere superati vari livelli di selezione. Nel loro articolo Romann e Fuchslocher (2011) spiegano i meccanismi e le conseguenze del RAE (fig. 1).
Quindi una giovane leva con un’età relativa elevata può beneficiare di una spirale positiva. Viceversa, un giocatore con un’età relativa inferiore può cadere in una spirale negativa (cosiddetto circolo vizioso): si promuovono «falsi» talenti e si perdono quelli «veri».
I fenomeni studiati nell’ambito della sociologia e dalla psicologia sono di grande rilevanza in questo contesto. L’effetto Matthäus (i successi chiamano sempre nuovi successi) e l’effetto Pigmalione (le aspettative influenzano il risultato) sono meccanismi noti, che influiscono sulle prestazioni momentanee e sulla promozione attuale. Le selezioni non vengono effettuate soltanto da allenatori e società sportive. La popolarità, la pressione sociale e gli stereotipi legati a uno sport inducono il giovane a fare una prima selezione personale (Romann e Fuchslocher, 2014). Anche i genitori hanno voce in capitolo sull’età del debutto dei loro figli in una società sportiva e sulla scelta della disciplina sportiva.
Nuove valutazioni
Una realtà che si riflette nei dati del 2011, che quantificano l’incidenza del RAE sulle giovani leve del calcio svizzero (Romann & Fuchslocher, 2011). L’influsso del RAE è stato dimostrato a livello di promozione delle giovani leve di G+S, con un’ulteriore intensificazione in fase di selezione per le nazionali giovanili. Il disequilibrio si evidenzia già attraverso una selezione individuale al momento di aderire a una società sportiva. La popolarità dello sport, i suoi stereotipi e la pressione sociale esercitata svolgono un ruolo preponderante.
Una valutazione dei dati del 2017 (vedi fig. 2) delle giovani leve del calcio svizzero e della promozione di Swiss Olympic indica l’incidenza attuale del RAE (classi 2000-2003). Per rappresentarne gli effetti l’anno è stato suddiviso in trimestri o quartili (Q1 – Q4).
Logicamente la ripartizione delle date di nascita dei giovani talenti dovrebbe corrispondere a quella della popolazione normale. In Svizzera, le date di nascita della popolazione normale sono distribuite più o meno uniformemente sull’arco dell’anno (ca. il 25%/trimestre). Di conseguenza, dovrebbero esserlo anche quelle delle giovani leve.
Status quo nelle squadre nazionali
A livello di squadre nazionali, la percentuale di giocatori appartenenti al Q1 non raggiunge neppure la metà (il 46.4% del Q1 rispetto al 10.0% del Q4). Considerando la ripartizione dei titolari di una Swiss Olympic Card, risulta una percentuale sproporzionata di giocatori promossi del Q1 (il 37% del Q1 rispetto al 14% del Q4).
Tutto sommato, rispetto al 2011 la situazione non è cambiata molto e l’effetto RAE è presente in entrambe le categorie di selezione.
L’entità dell’effetto dell’età relativa in dettaglio
L’ampia diffusione del RAE nel calcio svizzero giustifica sicuramente un’analisi più approfondita dello sviluppo nelle singole squadre giovanili rispetto alla Nazionale A (fig. 3). Per rappresentare l’incidenza del RAE, ci si basa sul calcolo del cosiddetto «odds ratio» (OR). L’OR in seno a una squadra è il rapporto tra il numero di giocatori del Q1 e il numero di quelli del Q4 posto a confronto con lo stesso rapporto riscontrato nella popolazione normale.
Dato che le date di nascita nella popolazione normale sono distribuite uniformemente (Q1:Q4 = 1), per le squadre nazionali l’OR risulta semplicemente dal rapporto tra il numero di giocatori del Q1 e quelli del Q4 (OR = Q1:Q4). Maggiore è il rapporto, più sono presenti in squadra giocatori del Q1 rispetto ai giocatori del Q4.
Più vecchi sono i talenti, minore è il valore dell’OR
Gli OR con un valore maggiore figurano nelle categorie U15 e U16. Nelle categorie superiori (U17, U18) l’effetto dell’età relativa si riduce (OR decrescenti), ma non scompare. L’OR non si discosta invece molto dalla popolazione normale soltanto nella massima categoria di selezione (Nazionale A).
Se si considera la categoria precedente come bacino di talenti per il passaggio a una categoria superiore, la selezione viene fatta all’interno di un gruppo che già presenta una ripartizione asimmetrica dei trimestri di nascita. Questo spiega come mai gli OR vengono riequilibrati soltanto gradualmente e non in un colpo solo da una categoria all’altra. Ma perché l’OR si riduce nelle successive selezioni?
Una possibile spiegazione potrebbe fornirla l’influsso dell’età relativa sulle prestazioni del momento. I «falsi» talenti, che riescono a entrare nella squadra nazionale grazie ai vantaggi dell’età relativa, sono nati nel Q1. Viceversa, ci sono «veri» talenti che sono nati nel Q4 e che, a causa dell’ER, non vengono considerati per una selezione. L’influsso dell’età relativa si riduce con il tempo. Nei primi anni dell’infanzia, l’età relativa gioca un ruolo molto importante all’interno di una categoria d’annata in rapporto all’età cronologica (EC). Questo influsso si riduce gradualmente con l’aumento dell’età cronologica (fig. 4).
Tale livellamento permette ai giocatori del Q4 di mettersi in pari con quelli del Q1. Il vantaggio decrescente dell’età relativa per i giocatori del Q1 in combinazione con un bacino di talenti sempre più esiguo di categoria in categoria (squadre sempre meno numerose) porta a una minore considerazione dei giocatori del Q1 nelle selezioni verso le squadre più vecchie.
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