Non solo per i più piccoli

Nella minipallavolo i giocatori toccano spesso la palla. E questo è decisamente il punto forte di questo approccio. Se nella metà campo vi sono solo pochi bambini (1-4), le possibilità di partecipare attivamente al gioco sono più elevate. Tutti devono prendere decisioni importanti a ogni passaggio e in questo modo viene favorita la comprensione del gioco.

L’equazione vale anche nell’altra direzione: più si tocca la palla, più si migliora il controllo della palla. Imparare a decifrare le traiettorie, spostarsi nella direzione giusta e poi toccare la palla sono tutti elementi che possono essere allenati in modo ideale nelle forme di minipallavolo.

La dimensione ridotta dei campi è proporzionale alla forza dei bambini. Questo permette loro di sfruttare appieno tutta la superficie del campo e, per esempio, mandare la palla nell’angolo esterno dell’avversario. I bambini che sono già abbastanza forti saranno stimolati a contenere i loro passaggi per tenere la palla nel campo dell’avversario e così ottenere punti preziosi. I campi piccoli presentano vantaggi anche per la difesa e la ricezione. Ogni giocatore ha un’area più piccola da difendere ed è più semplice mantenere la visione d’insieme sulla metà campo. Gli spostamenti sulle brevi distanze possono essere fatti con i passi laterali specifici della pallavolo.

Tutti questi vantaggi dei campi più piccoli possono essere sfruttati durante l’allenamento anche dai giocatori che giocano già a 6 contro 6. Un campo da gioco diviso a metà è più idoneo per i giocatori più grandi rispetto al campo originale da minipallavolo ed è più semplice da allestire. Nell’allenamento 6 contro 6, è così possibile usare velocemente un campo piccolo per uno o due esercizi. Il ritmo di gioco e l’intensità sono incrementati con forme di gioco complete